Benvenuti a questa guida pratica su come redigere una ricevuta di acconto per la cessione di un’attività. Questo documento è fondamentale nel processo di trasferimento di un’attività commerciale, poiché rappresenta una testimonianza formale del pagamento anticipato da parte dell’acquirente al venditore. La ricevuta di acconto non solo consolida il rapporto di fiducia tra le parti coinvolte, ma funge anche da prova legale di una transazione in corso.
In questa guida, esploreremo i passaggi essenziali per creare una ricevuta di acconto efficace e conforme alle normative vigenti. Vi guideremo attraverso gli elementi chiave che devono essere inclusi, come i dettagli delle parti coinvolte, l’importo versato, e le condizioni dell’accordo. Inoltre, forniremo suggerimenti su come evitare errori comuni e su come personalizzare il documento per adattarlo alle specifiche esigenze della vostra transazione.
Indice
Come scrivere una Ricevuta acconto per cessione attività
Quando redigi una ricevuta di acconto per la cessione (totale o parziale) di un’attività devi trattarla come il tassello contabile che collega il preliminare d’azienda al rogito definitivo. Il documento deve quindi fotografare con precisione: chi sono le parti, quale compendio aziendale è in gioco, a che punto si trova la trattativa e quale trattamento fiscale spetta all’anticipo.
Apri la ricevuta con i dati completi di cedente e cessionario — ragione sociale, sede legale, codice fiscale o partita IVA, recapiti — seguiti dal numero progressivo e dalla data di emissione: l’impronta temporale è fondamentale perché l’acconto scatena l’imposta di registro fin dal momento del versamento. Subito dopo richiama il “contratto preliminare di cessione d’azienda” o la lettera d’intenti, citandone la data e l’eventuale repertorio notarile: questo collega la ricevuta all’accordo che regola prezzo, termine per il saldo e clausole di recesso.
Nella parte descrittiva identifica l’azienda in modo puntuale — insegna, ramo d’impresa, licenze, avviamento, immobilizzazioni, merci, contratti e personale inclusi o esclusi — perché la legge, dal 1° gennaio 2025, chiede di scorporare il corrispettivo sui singoli beni ogni volta che è possibile; se non lo fai, al momento del rogito l’imposta di registro sarà applicata sull’intero prezzo con l’aliquota più alta tra quelle previste
. Specifica quindi l’importo complessivo pattuito, l’importo versato a titolo di acconto e il saldo residuo. Una frase chiara (“l’importo odierno verrà detratto dal prezzo definitivo”) evita ambiguità sul fatto che si tratti di un anticipo e non di una caparra confirmatoria.
Prosegui indicando il mezzo di pagamento — contanti nei limiti di legge, bonifico con CRO, assegno circolare identificato — e allega, se disponibile, la contabile bancaria. Questo dettaglio serve nei controlli antiriciclaggio e rende la ricevuta opponibile a terzi.
La sezione fiscale merita attenzione: il trasferimento di un’azienda in blocco è escluso da IVA, perciò l’acconto sconta l’imposta di registro. Dal 2025 acconti e caparre sul preliminare versano la stessa aliquota proporzionale dello 0,5 per cento, da autoliquidare (F24 Elide) entro 30 giorni dalla registrazione del preliminare. Ricordalo nella ricevuta (“la somma odierna è soggetta a imposta di registro 0,5 % art. 23 TUR, D.Lgs 139/2024”). Se nel prezzo hai già distinto immobili, beni mobili, crediti o avviamento, ricorda che al rogito si applicheranno le aliquote differenziate (9 % sugli immobili, 3 % sui beni mobili, 0,5 % sui crediti, ecc.) come chiarito dalla riforma.
Oltre ai tributi proporzionali, non dimenticare la marca da bollo da 2 euro: la devi applicare sull’originale della ricevuta quando l’importo supera 77,47 euro, annotando sulla tua copia “imposta di bollo assolta sull’originale, marca n.…”. Questa regola, valida per tutte le ricevute non soggette a IVA, è confermata dalle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Chiudi il documento con le dichiarazioni di rito: che il bene resterà del cedente fino al saldo, che in caso di recesso l’acconto sarà trattenuto o restituito secondo le clausole del preliminare, e che le parti prendono atto degli obblighi fiscali sopra indicati. Infine, fai firmare cedente e cessionario: la sottoscrizione congiunta rende la quietanza inattaccabile e consente a entrambe le parti di far valere la somma girata come componente del prezzo nella successiva contabilità.
Modello Ricevuta acconto per cessione attività
RICEVUTA DI ACCONTO PER CESSIONE ATTIVITÀ
Il/La sottoscritto/a [Nome e Cognome], residente a [Città] in via [Indirizzo], Codice Fiscale [Codice Fiscale],
DICHIARA
di aver ricevuto in data odierna dal/la signor/a [Nome e Cognome], residente a [Città], in via [Indirizzo], Codice Fiscale [Codice Fiscale],
l’importo pari a euro [Importo in cifre] ([Importo in lettere]).
Il pagamento è avvenuto [specificare modalità di pagamento: in contanti, tramite bonifico, assegno, ecc.], come acconto di quanto dovuto e risultante da [indicare riferimento: contratto, fattura, nota di ordine, ecc.],
sottoscritta dalle parti in data [Data di sottoscrizione del documento di riferimento].
Il sottoscritto quindi, dichiara di non aver più nulla da pretendere.
Data: [Data]
Firma: [Firma del sottoscritto]