Scrivere una ricevuta per un acconto su una cucina usata può sembrare un compito semplice, ma è fondamentale per garantire che entrambe le parti coinvolte nella transazione abbiano chiari i termini e le condizioni dell’accordo. Una ricevuta ben redatta non solo serve come prova di pagamento, ma contribuisce anche a costruire fiducia tra venditore e acquirente, riducendo il rischio di malintesi o controversie future. In questa guida, esploreremo in dettaglio come creare una ricevuta efficace, concentrandoci sugli elementi essenziali che devono essere inclusi per assicurare chiarezza e trasparenza. Che tu sia un venditore esperto o qualcuno che sta vendendo una cucina usata per la prima volta, questa guida ti fornirà gli strumenti e le conoscenze necessarie per gestire la transazione con professionalità e sicurezza.

Come scrivere una Ricevuta per acconto cucina usata​

Quando prepari una ricevuta per l’acconto relativo a una cucina usata, la prima cosa da fare è indicare con chiarezza chi sono le parti coinvolte: cioè i dati anagrafici completi del venditore e dell’acquirente, comprensivi di indirizzo, codice fiscale o partita IVA se presente, e recapiti utili. Subito dopo conviene precisare gli estremi dell’operazione, specificando che si tratta di un bene usato e descrivendo la cucina in modo sufficientemente dettagliato: marca o modello se individuabili, composizione dei moduli, stato di conservazione, eventuali accessori inclusi e qualsiasi elemento che aiuti a identificare l’oggetto senza ambiguità. Nella stessa sezione si può aggiungere il luogo in cui la cucina si trova e la data prevista di ritiro o consegna, dettaglio utile nel caso in cui il saldo sia subordinato alla presa in carico del bene.

È fondamentale poi evidenziare l’importo concordato per la vendita nella sua interezza, seguito dall’indicazione precisa della somma versata a titolo di acconto. Conviene formulare la frase in maniera inequivocabile, chiarendo che tale importo dovrà essere detratto dal prezzo totale e specificando il saldo residuo. Per maggiore tutela di entrambe le parti, menziona il metodo di pagamento utilizzato per l’acconto – che si tratti di contanti, bonifico o altro – includendo, se disponibile, un riferimento al numero o alla data di operazione bancaria.

Dal punto di vista fiscale, se il venditore è un privato senza obbligo di fatturazione, la ricevuta si configura come quietanza liberatoria: occorre quindi apporre la marca da bollo da 2 euro quando l’importo supera 77,47 euro e riportare la dicitura relativa al versamento dell’imposta di bollo. Se invece il venditore è un soggetto titolare di partita IVA, la ricevuta assume valore di documento commerciale: in tal caso, oltre alla descrizione già citata, devono comparire imponibile, aliquota IVA eventualmente dovuta e totale. Quando la cucina è classificata come bene usato soggetto al regime del margine, è opportuno citare la normativa di riferimento (articolo 36 del DL 41/95) e aggiungere la formula “Operazione in regime del margine beni usati – IVA non esposta”.

Non dimenticare di inserire la data in cui la ricevuta viene emessa e un numero progressivo che renda il documento facilmente rintracciabile. Alla fine, lasci spazio per la firma sia del venditore sia dell’acquirente: la sottoscrizione congiunta attesta la reciproca accettazione delle condizioni e dell’importo versato. Per ulteriore certezza, puoi aggiungere una breve nota in cui si dichiara che il saldo verrà corrisposto entro una data prestabilita o al momento della consegna e che, in caso di mancata finalizzazione, l’acconto potrà essere trattenuto o restituito secondo quanto concordato. In questo modo la ricevuta di acconto, pur riferendosi alla vendita di un bene usato, risulta completa, chiara e valida a tutti gli effetti civilistici e, se dovuto, fiscali.

Modello Ricevuta per acconto cucina usata​

RICEVUTA PER ACCONTO CUCINA USATA

Il/La sottoscritto/a ________, residente a ________ in via ________, Codice fiscale ________,

DICHIARA

di aver ricevuto in data odierna dal/la signor/a ________, residente a ________, in via ________, Codice fiscale ________,

l’importo pari a euro ________ (________) [indicare sia a cifre che a lettere],

Il pagamento è avvenuto ________ (specificare se in contanti, tramite bonifico, assegno…), come acconto di quanto dovuto e risultante da [indicare contratto, fattura, nota di ordine, ecc.]

sottoscritta dalle parti in data ________.

Il sottoscritto quindi, dichiara di non aver più nulla da pretendere.

Data: ________

Firma: ________________________

Esempio Ricevuta per acconto cucina usata​

Ricevuta per Acconto Cucina Usata

Il/La sottoscritto/a Maria Rossi, residente a Milano in via Garibaldi 15, Codice fiscale RSSMRA80A01F205X

DICHIARA

di aver ricevuto in data odierna dal/la signor/a Luca Bianchi, residente a Torino, in via Roma 20, Codice fiscale BNCLCU85B01L219Z,

l’importo pari a euro 500,00 (cinquecento/00).

Il pagamento è avvenuto tramite bonifico bancario, come acconto di quanto dovuto e risultante da contratto di vendita sottoscritto dalle parti in data 12 settembre 2023.

Il sottoscritto quindi, dichiara di non aver più nulla da pretendere.

Data: 1 ottobre 2023

Firma: _____________________

Modello Ricevuta per acconto cucina usata​