Letteralmente spread significa “ampiezza”, ma sostanzialmente nel linguaggio finanziario significa “differenza, distanza” da un valore di riferimento, come riportato su Dizionarioeconomico.com. Frequentemente si parla di spread riferendosi a un mutuo casa, ma ultimamente se ne parla maggiormente riferendosi ai titoli di stato italiani.
Nel caso dei titoli pubblici europei (…e quindi italiani), il valore di riferimento per il calcolo dello spread è costituito dai BUND tedeschi, ossia dai titoli di stato decennali emessi dalla Banca Centrale Tedesca.
I Bund sono unanimemente riconosciuti come i titoli di debito più stabili ed affidabili, in quanto emessi dalla nazione che da anni rappresenta l’economia più solida e finanziariamente sana presente all’interno dell’Unione Europea (non a caso premiata con la AAA dalle Agenzie di rating).
Se parliamo dei titoli di stato italiani, Spread significa la “distanza”, espressa in percentuale, dal tasso di interesse pagato a chi sottoscrive i BTP a 10 anni (Buoni del Tesoro Poliennali) rispetto a quanto pagato per i Bund decennali.
Per esempio: se il Bund riconosce un tasso di interesse annuo del 1,8%, e l’equivalente titolo italiano riconosce un interesse del 5%, lo spread è
5% – 1,8% = 3,2 %
Dal momento che nel linguaggio tecnico lo spread è espresso in Basis Point (punti base), dove 100 basis point equivalgono a 1%, nel nostro esempio uno spread del 3,2% sarà uguale a 320 basis point.
Ma qual è l’importanza pratica dello spread ?
Lo spread di fatto esprime la debolezza di un titolo rispetto al valore di riferimento, e quindi quanto più l’emittente del titolo (ad es. stato italiano) verrà considerato a rischio di insolvenza, tanto maggiore sarà il tasso di interesse richiesto dai sottoscrittori del titolo a fronte del maggior rischio di perdita dell’investimento, e di conseguenza lo spread.
Cos’è lo spread di un mutuo casa ?
Ogni volta che si contratta un mutuo casa, il tasso di interesse applicato dalla Banca viene formulato in termini di spread da aggiungersi ad un tasso di riferimento ufficiale: ad esempio EURIBOR 3mesi + 2%.
Nel nostro esempio quindi lo spread è rappresentato dal “+2%”.
Parlando di mutuo, lo spread rappresenta il margine di contrattazione della Banca (e quindi il suo profitto).
Nel caso dei mutui casa, i tassi di riferimento comunemente usati sono:
IRS – nel caso dei mutui a tasso fisso
BCE , EURIBOR 1 mese, EURIBOR 3 mesi, EURIBOR 6 mesi nel caso dei mutui a tasso variabile.
Molto interessante.