Uno dei disagi più frequenti per chi viaggia in treno è quello dei ritardi, sia in partenza sia all’arrivo. Purtroppo però a questo riguardo Trenitalia offre scarsa tutela ai viaggiatori. Vi spieghiamo la disciplina relativa ai “bonus” per i ritardi di Intercity ed Eurostar, treni oggi molto utilizzati, i cui ritardi danno luogo a un’ingente quantità di richieste di rimborso. Non possiamo non criticare il fatto che nessun rimborso è previsto per i ritardi dei treni normali, come se i pendolari dei regionali o gli utenti degli interregionali fossero passeggeri di serie b e avessero tempo da perdere. Tale disparità di trattamento è assolutamente inaccettabile.
Se il treno ritarda
Intercity: si può ottenere un rimborso se il ritardo è superiore a 30 minuti. La compagnia ferroviaria, in questo caso, rilascia un bonus utilizzabile entro sei mesi dalla data di emissione, pari al 30% del prezzo del biglietto e della prenotazione, qualunque sia la lunghezza della tratta. La richiesta di rimborso deve essere effettuata entro 15 giorni dal giorno di utilizzo del biglietto e le ferrovie sono tenute a rilasciare il bonus entro 30 giorni.
Per inoltrare la richiesta si può
andare direttamente alla biglietteria o all’ufficio informazioni della stazione di arrivo (o in qualsiasi altra stazione), chiedere la busta in cui inserire i titoli di viaggio (biglietto più prenotazione), compilare e imbucare la domanda nell’apposita cassetta;
inviare i titoli di viaggio alle FS per posta ordinaria utilizzando questo modulo.
Le ferrovie rilasciano il rimborso soltanto dietro presentazione dei biglietti originali: premuratevi di farne una copia come prova in caso di smarrimento della pratica o per eventuali contestazioni. Eurostar: si può ottenere il rimborso con lo stesso procedimento di prima se il treno ha un ritardo superiore a 25 minuti. Questa volta, però, il rimborso è del 50% del prezzo di biglietto e prenotazione che, da gennaio di quest’anno, è sempre obbligatoria e gratuita: chi sale sul treno senza prenotazione deve pagare un supplemento di 8 euro al personale di bordo. Si può cambiare prenotazione entro 24 ore dalla partenza gratuitamente. Dopo la partenza del treno è possibile un solo cambio di data e/o di treno, dietro pagamento di un sovrapprezzo.
Rinuncia al viaggio
Se decidete di non intraprendere più il viaggio potete chiedere il rimborso in alcuni casi.
Rimborso totale: si ottiene quando il treno viene soppresso o parte con un ritardo pari o superiore a un’ora, se non ci sono posti disponibili nella classe per la quale è valido il biglietto, se si decide di rinunciare al viaggio. In questo ultimo caso dovete presentare il biglietto non convalidato entro la sua data di scadenza (2 mesi dalla data di emissione) presso qualsiasi biglietteria ferroviaria o all’agenzia che lo ha emesso. Se il biglietto è già stato convalidato, il rimborso deve essere chiesto entro 30 minuti dalla convalida alla biglietteria della stazione. Negli altri casi, bisogna presentare il biglietto alla biglietteria con l’annotazione del personale viaggiante che attesta il ritardo o il motivo della mancata partenza.
biglietto è stato in parte utilizzato (per esempio per effettuare una parte della tratta prevista). Potete chiedere la differenza di prezzo tra il costo totale e il costo della tratta che avete effettivamente percorso quando perdete la coincidenza a causa di un ritardo del treno o se non potete più proseguire il viaggio per motivi personali (in questo caso però dovete chiedere una dichiarazione del personale viaggiante che attesti la vostra volontà di scendere dal treno prima della fermata prevista). Il rimborso può essere sia in denaro, con una trattenuta del 20%, oppure con un bonus valido 6 mesi per l’acquisto di un altro biglietto.