Di questi tempi, con la crisi che colpisce tanti settori dell’economia e la ricerca del lavoro che si fa una impresa via via sempre più ardua, sono in tanti i giovani che scelgono, quantomeno per fare un’esperienza iniziale, di andare all’estero a cercare un po’ di fortuna.
Per rimanere all’interno dell’Unione Europea, un paese colmo di fascino e di cultura come il Portogallo è una meta decisamente appetibile, per esempio; ma come si fa per arrivare a destinazione già con qualche certezza a portata di mano?
Vediamo insieme alcuni interessanti suggerimenti che fanno proprio al caso nostro.
Oggi come oggi internet permette una infinità di cose che fino all’altro ieri sembravano davvero impossibili.
Fra queste innovative opportunità c’è senza ombra di dubbio anche quella relativa alla ricerca di una stanza e di un lavoro all’estero, rimanendo comodamente seduti alla nostra scrivania e solamente con una serie di clic.
Quindi, per mettere le mani avanti e conoscere già quello che ci può aspettare dopo il trasferimento in terra lusitana, non c’è niente di meglio che una bella… navigazione d’esplorazione, naturalmente nel mare del web.
Cominciamo dal sito istituzionale dell’Unione Europea: www.europa.eu.
Il portale dispone di una sezione specificamente rivolta ai giovani. Nel menu che ci compare in homepage innanzitutto impostiamo la lingua italiana; quindi andiamo a cercare le opportunità lavorative e in particolare la pagina che ci parla del Portogallo.
Qui ci sono tutte le informazioni legali e contrattuali che fanno al caso nostro, nonchè i link ai principali siti che possono servirci, ed ai quali vale la pena sicuramente fare una visitina (sindacati, ministeri, eccetera).
Dopo esserci informati a sufficienza su quello che ci attenderà al nostro arrivo, possiamo tornare nella rete alla ricerca di annunci di lavoro veri e propri.
Teniamo quindi presente la situazione del mercato del lavoro in Portogallo: nazione economicamente in fase di assestamento, offre possibilità di impiego soprattutto nel settore agricolo.
La produzione vinicola va molto forte, ma anche di olive e di cereali: le campagne della raccolta di questi prodotti sono un ottimo periodo per innestarsi nella realtà lavorativa del Paese.
Per quanto riguarda l’industria, un settore che sta bene è quello dell’auto: tante case mondiali hanno impianti di fabbricazione in Portogallo, mentre per quanto riguarda il turismo, purtroppo, non offre grandi sbocchi.
Il codice del lavoro del 2003, inoltre, permette di lavorare a chiunque abbia compiuto i 16 anni ed abbia terminato la scuola dell’obbligo.
Per quanto riguarda invece i contratti, le normative prevedono standard simili a quelli italiani: a tempo indeterminato, determinato, part-time e contratti ‘a progetto’, cioè per un determinato numero di ore seguendo un preciso obiettivo finale.
Infine, vale la pena dare un’occhiata su qualsiasi motore di ricerca per ricercare le tre seguenti parole: “encontrar emprego Portugal”, che significa “trovare lavoro Portogallo”.
Una lunga lista di siti ci comparirà; ovviamente sono tutti in lingua portoghese.