L’Italia non è un paese conosciuto per le sue zupperie. Se ci guardiamo intorno, ad essere sinceri, è difficile proprio trovarne. La zuppa piace, ma sono poche le persone che hanno optato per avviare un’attività commerciale basata esclusivamente sulla produzione di zuppe.
In un paese dove abbiamo di tutto e la concorrenza è spietata, perché non provare ad aprire un’attività ancora poco conosciuta e sfruttata? In America e in Francia le zupperie spuntano come funghi, le persone sono ben felici di mangiare un piatto salutare e buono nelle pause di lavoro, senza dover ricorrere sempre al solito panino.
I requisiti personali per aprire una zupperia sono:
Saper cucinare bene
Avere una grande passione per questo piatto
Aver voglia di lavorare quando tutti gli altri sono in pausa (pranzo e cena)
Avere un budget a disposizione per avviare un’attività.
I primi due punti in realtà sono un optional, perché ricordiamoci che essere titolari di un attività commerciale non implica che saremo noi a svolgere i lavori. Possiamo tranquillamente assumere un cuoco esperto in zuppe che si occupi della cucina.
Noi dovremo badare che i clienti siano soddisfatti, di studiare un menù sempre ricco e aggiornato, che possa soddisfare le esigenze di tutti. Dalle zuppe calde a quelle fredde, da quelle ricche di carne a quelle solo vegetariane, zuppe piccanti, con focacce, crostini, pesce… esistono infinite varianti di zuppa.
Potrete poi decidere di aprire una zupperia da asporto o con servizio al tavolo. In base a questa scelta, importantissima, si baseranno le future decisioni di: grandezza del locale, arredamento e assunzione o meno di camerieri.
Passando alle noie burocratiche per aprire una zupperia, avremo bisogno di: apertura partita IVA, iscrizione alla Camera di Commercio, permessi comunali e sanitari, licenza per somministrare cibi e bevande, HCCP e REC.