Le auto storiche (o d’epoca) sono definite tali se hanno raggiunto i trenta anni di età dalla prima immatricolazione. Leggi la nostra guida per sapere come avvengono le quotazioni, quali certificazioni devono avere, i benefici fiscali previsti dalla legge e come scegliere il modello che più si presta ai tuoi desideri di collezionista o investitore.
Quotazioni
Negli ultimi anni le auto storiche stanno suscitando un grandissimo interesse sia nei collezionisti che nella gente comune. Il motivo di tale successo è da ricercarsi in molteplici cause. In primo luogo potremmo dire che si tratti di una tendenza di moda del mercato che piuttosto che ricercare nuovi modelli tende a riscoprire linee del passato che stanno tornando sempre di più in voga.
Ma nella restante parte dei casi si tratti di ricordi, emozioni, avventure vissute con una specifica automobile, quella voglia di libertà delle generazioni passate. Potremmo quasi dire un viaggio nei lontani anni 50-70. Quanti di noi non sono colpiti da un gran numero di ricordi quando vedono un preciso modello che ci passa davanti. Ecco spiegato il grande interesse di tanti automobilisti per questa grande categoria di auto.
Per quel che riguarda il mercato delle auto storiche non esistono delle vere e proprie quotazioni come accade per le auto nuove o usate.
Per questo motivo non abbiamo di fatto un riscontro in percentuale di tale mercato ma possiamo assicurarvi che il volume d’affari sviluppato intorno a tale tipologia di auto è vastissimo. Si tratta di un giro di “affari” riservato ad un “elite” di persone affezionate alle auto d’epoca.
Non esistono delle quotazioni ufficiali di mercato perché il prezzo viene stabilito in base a una serie di considerazioni che vanno al di là del valore effettivo della vettura; si tratta di valori sentimentali che legano il venditore e l’acquirente a quella vettura.
Ben sappiamo come dalla maggioranza degli esperti in questo settore le auto italiane vengano considerate dei veri e propri gioielli di meccanica e bellezza. I vari modelli verranno catalogati per marca, modello, cilindrata ed anni di produzione. Le quotazioni variano molto in base agli allestimenti e allo stato stesso della vettura.
Nel momento d’acquisto di un auto d’epoca bisogna fare molta attenzione ai vari particolari andando ad ispezionare minuziosamente l’autovettura, facendo tra l’altro particolare attenzione anche ad auto restaurate perché se il restauro non è stato fatto in maniera corretta rovinerà la macchina. Il consiglio è quello di stipulare una scrittura privata come questa in cui sono specificati tutti i dettagli.
Certificazione
Andiamo ad analizzare come si fa per ottenere una certificazione di auto d’epoca; l’autovettura deve essere sottoposta al controllo della commissione tecnica dell’ASI secondo le procedure previste dal Regolamento Tecnico. Si tratta di un esame gratuito.
Successivamente il proprietario dell’autovettura dovrà compilare l’apposita domanda per l’iscrizione nel registro delle auto storiche allegando 3 fotografie del veicolo (anteriore, numero di telaio e targhetta identificativa), fotocopia del libretto di circolazione e del foglio complementare.
Terminate le procedure sopra descritte si avrà il rilascio dell’Attestato d’iscrizione al registro dell’ASI e da questo momento il proprietario dell’autovettura può cominciare a beneficiare di tutte le agevolazioni del caso; si avranno dei consistenti sconti sull’assicurazione, l’esenzione dalla tassa di possesso sull’auto che cambia in tassa di circolazione per autovetture compresi tra i venti e trenta anni di anzianità dalla prima immatricolazione.
Inoltre possedendo una vettura storica si è esentati dai controlli dei gas di scarico, secondo le direttive vigenti nel proprio comune. Talora questo controllo potrebbe essere richiesto per veicoli che non siano in perfette condizioni meccaniche.
Dopo aver ottenuto l’Attestato d’iscrizione è necessario anche il certificato d’identità della vettura. Questo passaggio prevede un iter burocratico più complesso in quanto l’autovettura deve essere esaminata dai Commissari Tecnici Nazionali.
Questo tipo di documento è la massima attestazione che un veicolo può ottenere nell’ambito storico in quanto il controllo da parte delle commissione sarà molto scrupoloso e terrà conto di numerosi aspetti; i colori che devono essere quelli originali dichiarati dalla casa costruttrice come gli interni e la parte meccanica.
Le agevolazioni di tale documento sono le medesime a quelle della registrazione all’archivio storico ma in più con il certificato d’identità l’autovettura verrà fornita di una targhetta in ottone dando la possibilità di partecipare a tutte le manifestazioni organizzate dall’ASI. Tale pratica ha un costo che si aggira intorno ai 103.29 euro.
Benefici fiscali
La legge finanziaria del 21 Novembre 2000 ha stabilito l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica le vetture d’epoca, tranne quelle adibite ad uso professionale, a partire dall’anno della loro prima immatricolazione in Italia oppure all’estero.
Inoltre tale beneficio è esteso ad autovetture di particolare interesse storico, vetture costruite specificamente per competizioni, auto realizzate ai fini della ricerca tecnica o estetica ed infine per veicoli di spiccato interesse storico o collezionistico in relazione del loro rilievo industriale, sportivo o estetico.
La classificazione sopra citata è stata stabilita dall’ASI e viene aggiornata annualmente. Bisogna comunque precisare che le auto d’epoca sono soggette in caso di circolazione ad una tassa forfetaria stabilita su base annua.