Siamo esattamente a cavallo fra due sessioni di laurea, quella di febbraio-marzo, appena passata, e quella di luglio, ormai vicinissima. È un buon momento per dare uno sguardo al futuro lavorativo di voi giovani laureandi e neolaureati, che certamente dovete godervi un buon momento di pausa dopo le ultime fatiche universitarie, ma dovreste anche fare chiarezza su quale sia il migliore approccio al mondo del lavoro.lauree richieste walk on job
Il dato oggettivo: oggi non è affatto facile. Il passaggio dall’università al mondo del lavoro viene spesso immaginato senza soluzione di continuità, come se fosse un percorso lineare, uno scorrimento fluido. Prima forse, adesso gli ostacoli sono molti, e per affrontarli serve tanta organizzazione, una grande dose di pazienza e buona volontà, e possibilmente anche un po’ di fortuna, che proprio non guasta, ma non dipende da voi.
Generalmente chi sceglie una facoltà ha già un orientamento in mente, e il suo approccio al mondo del lavoro deve tenerne conto: se avete lavorato per raggiungere un certo obiettivo, al di là della laurea, siete ancora in corsa e dovete almeno provare a restare sul vostro tracciato. Vi ho detto che bisogna essere in grado di reinventarsi e lo confermo, ma per farlo bisogna prima aver combattuto un po’ per la scelta d’origine!
Prima ancora di leggere annunci o di proporvi spontaneamente per una posizione, il canale di ricerca da cui partire potrebbe essere l’università stessa che avete frequentato: gli uffici di Job Placement sono sempre informati su offerte di lavoro ed eventuali concorsi, e in più possono mettervi direttamente in contatto con enti e strutture di vostro interesse. A volte sono in grado di indirizzarvi a colpo sicuro, altre possono darvi qualche dritta sulle posizioni ricercate. Sfruttateli come primo step, e teneteli d’occhio anche nei mesi successivi alla laurea. Certamente un lavoro segnalato da loro sarà decisamente in linea con la vostra figura.
Il curriculum è ovviamente l’elemento base per l’approccio al mondo del lavoro e va curato al dettaglio: ne abbiamo già parlato, mettete in luce quello che vi rende diversi dagli altri. Va benissimo segnalare le vostre competenze e le vostre esperienze, così come le attività extracurriculari svolte: sapete già quanto queste ultime vengano apprezzate, e quanto concorrano a definire la vostra unicità. Ogni dettaglio può essere essenziale per la scelta di un candidato al posto di un altro.
Cercare lavoro è un lavoro, si dice: è vero, bisogna mettere in conto di spenderci davvero tanto tempo, così come bisogna aspettarsi più di una delusione. A volte la strada è davvero molto più lunga del previsto, conoscete la situazione attuale e avete presente i discorsi sulla disoccupazione giovanile; le premesse non sono ottime, ma la fortuna, volendola trovare a tutti i costi, è che partite preparati avendo già un’idea di quello che vi aspetta. Sarà dura, costerà fatica, ci saranno momenti di frustrazione anche abbastanza difficili da gestire, ma sarete pronti: armatevi di pazienza, tantissima, e tenete duro. Oggi l’approccio al mondo del lavoro è questo, ma lasciarsi abbattere non è la soluzione.