Lavorare nel settore dei Beni Culturali, biblioteche, musei è una meta ambita da quei giovani che amano la cultura e vogliono proteggere, promuovere, difendere il patrimonio culturale nazionale.
Sono moltissime le professioni che è possibile intraprendere in questo settore: si va dal bibliotecario all’addetto alla gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico; dall’antiquario al manager culturale.
L’Italia conserva il più grande patrimonio artistico culturale del mondo. La tradizione culturale e artistico letteraria è immensa: sono migliaia i turisti che ogni anno si recano nel nostro Paese.
I beni culturali oltre che un valore culturale immenso, hanno anche un valore economico incommensurabile.
L’addetto alla gestione e valorizzazione dei beni culturali si preoccupa dunque in primis di valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale attraverso la progettazione di interventi diretti alla loro promozione, valorizzazione e tutela.
La formazione adatta a lavorare nel settore varia da professione in professione, ma i corsi universitari che garantiscono l’accesso a questo settore sono: la laurea in Conservazione dei Beni Culturali, Scienze dei Beni Culturali, Operatore dei Beni Culturali.
Sono corsi che preparano al meglio, perché offrono un’ampia formazione culturale ed è poi possibile specializzarsi per periodi storici.
L’operatore dei beni culturali ha molte responsabilità e può operare in molteplici ambiti: esegue studi e ricerche nel campo di competenze e programma l’intervento più adatto.
Lavorare nei Beni culturali significa innanzitutto conoscere ampiamente il nostro patrimonio, promuoverlo e proteggerlo dall’incuria affinché possa essere conservato nel tempo.
L’operatore e il gestore dei beni culturali organizza mostre ed eventi tematici in collaborazione con altre strutture pubbliche e private del settore. Si occupa anche di inventari e archiviazione.