Facciamo chiarezza sulla relazione tra prestazioni occasionali e apertura della partita Iva: non esistono limiti di reddito per queste attività che obbligano all’apertura di una partita Iva. Si è infatti soggetti all’Iva solo se l’attività svolta ha caratteri di sistematicità e continuità.
Niente partita Iva, quindi, per chi per esempio crea oggetti di bigiotteria che vende due o tre volte all’anno agli amici o ai colleghi, mentre scatta l’obbligo per chi lo fa abitualmente.
Nello specifico, viene considerata occasionale la collaborazione con lo stesso committente se inferiore ai 30 giorni all’anno; se superiore, diventa invece collaborazione abituale.
Spesso si considerata saltuaria l’attività che in un anno frutta fino a un massimo di cinquemila euro. Attenzione, però: se viene superata tale soglia, ma il lavoro è comunque occasionale, non è obbligatorio aprire la partita Iva.